L’attività della polizia locale in tema di sicurezza urbana e di contrasto all’illegalità è cresciuta esponenzialmente in questi ultimi anni.
Per noi gli agenti di polizia locale non devono essere assolutamente intesi con la vecchia concezione, che qualcuno in questo Paese vorrebbe mantenere, di vigili urbani, ma con quella innovativa di vigilanza attiva sul territorio, coadiuvando le altre forze dell’ordine.
E in questa direzione l’Amministrazione si sta muovendo, con azioni sinergiche interassessorili che vedono la sicurezza intesa come molteplicità di azioni.
Una città più viva è una città più sicura. Fondamentali le manifestazioni promosse come Vivi Bergamo il Giovedì, i numerosi dehors, le numerose feste di quartiere (Borgo Palazzo, Angelo Maj, Malpensata, Borgo S. Caterina, Borgo S. Alessandro, Via Quarenghi solo per citarne alcune), i chiringuiti sulle mura, e tutti quegli eventi che permettono di far vivere il nostro centro, la nostra città alta ed i nostri quartieri.
Una città più bella ed ordinata è una città più sicura. Le azioni di riqualificazione urbanistica di zone a rischio degrado, come ad esempio Piazzale Alpini, il polo intermodale, via Quarenghi, l’attenzione al quartiere della Malpensata con la riqualificazione del Parco e la chiusura della moschea e degli altri spazi religiosi, sono tutte attività che hanno lo scopo di migliorare la sicurezza urbana e la vivibilità della nostra città.
Gli sgomberi effettuati dalla polizia locale, triplicati rispetto al 2008, e l’obbligo per i proprietari di mettere in sicurezza gli edifici dismessi, previsto dal regolamento di polizia urbana approvato da questa amministrazione, per evitare insediamenti ed occupazioni abusive, contribuiscono a ciò. Dall’insediamento della nostra amministrazione abbiamo iniziato a contrastare con determinazione queste situazioni intollerabili, causate dalla crescente presenza di stranieri, regolari e non, sul territorio cittadino.
In merito a questa tematica, voglio peraltro sottolineare come, tra i senza dimora, l’Eco di Bergamo abbia riportato che in bergamasca il dato degli stranieri è pari al 73%, mentre il dato nazionale è del 59% e che la Lombardia accoglie il 27% della popolazione straniera presente in Italia.
Inoltre, il progetto Terra di Mezzo, attivo alla Stazione, ha recentemente aiutato 506 persone, in particolare per il servizio di indirizzamento per l’accoglienza notturna. Di queste gli italiani erano solo il 16%.
Dando un’occhiata ai dati che ci ha presentato l’Assessore Bandera, dati ufficiali del lavoro della Polizia Locale bergamasca, si evince come i soggetti denunciati per aver compiuto reati, in forte crescita rispetto al 2008, siano per più dei due terzi cittadini stranieri.
E’ evidente che una situazione di questo tipo, con dati reali, tangibili, non può che evidenziare che i cittadini stranieri sul territorio delinquono e creano più problemi rispetto ai cittadini italiani e che, aggiungo, provvedimenti e dichiarazioni di apertura indiscriminata delle frontiere siano provvedimenti folli. E’ impensabile, come ha detto il vicepremier Alfano solo pochi giorni fa, accogliere tutti. L’apertura delle frontiere senza reali possibilità di integrazione, di lavoro, di avere un tetto sotto cui dormire, porta alla delinquenza. E anche operazioni come Mare Nostrum, dal costo di 12 milioni di euro al mese, che invece di rimandare al mittente gli immigrati tramite i respingimenti li vanno a prendere a 110 miglia da Lampedusa, praticamente appena partiti dall’Africa, hanno effetti devastanti e gravissimi. La questione è complessa e non voglio aprire qui una parentesi su come l’Europa debba affrontare quest’emergenza che ormai tanto emergenza non è. Dico solo che ci costerebbe di meno aiutare gli immigrati nei loro paesi d’origine piuttosto che spalancare loro le nostre porte.
A sostegno di quanto dicevo prima, aggiungo che nel nostro carcere di Bergamo, ma è così in generale in tutta la Lombardia, la presenza di cittadini stranieri supera il 60%. Sarebbe peraltro opportuno che tali pene venissero scontate nei loro paesi d’origine, evitando quindi anche solo il pensare lontanamente a indulti, indultini ed amnistie varie.
Tornando ai dati del lavoro della nostra polizia locale, voglio sottolineare come anche i servizi relativi all’antiaccattonaggio siano quadruplicati in questi anni e che le violazioni del regolamento di polizia urbana siano addirittura 20 volte quelle del 2008.
Il nuovo regolamento di Polizia Urbana, approvato nel novembre 2011, è un fiore all’occhiello della nostra amministrazione. Si pensi che il regolamento precedente era vecchio di oltre cinquant’anni ed evidentemente era profondamente inadatto a rispondere ai bisogni e alle istanze espresse dalla cittadinanza e a disciplinare comportamenti odierni che non sussistevano al tempo.
Peraltro, già la passata amministrazione aveva posto le basi per un nuovo regolamento, senza poi però arrivare all’approvazione per problemi politici.
Come è giustamente specificato nella relazione, il regolamento permette, al di là dell’aspetto sanzionatorio, di identificare i soggetti che attuano comportamenti illegittimi. Il convenzionamento con la Questura, attraverso la condivisione di banche dati, permetterà di attuare sinergie e coordinamenti, anche per rendere più efficaci le azioni di contrasto all’illegalità e, per i soggetti stranieri, le azioni volte all’espulsione.
Anche per molte altre attività, come ad esempio il contrasto alla presenza dei nomadi e le azioni anti prostituzione, il regolamento permette di agire direttamente senza la necessità di emettere ordinanze, rendendo così più efficace il lavoro svolto dagli agenti di polizia.
L’attività di presidio del territorio, per noi ritenuta fondamentale, è in costante crescita. Si pensi ad esempio ai pattugliamenti presso i parchi ed i giardini, al convenzionamento con Rangers, City Angels, Carabinieri e Finanzieri in congedo, e alla imminente presenza della Croce Rossa militare nell’area della stazione.
A tal riguardo, in zone così sensibili e nelle quali l’amministrazione sta spendendo ingenti risorse economiche ed umane, l’attività delle forze di polizia locale e delle citate associazioni non può bastare. Polizia, Carabinieri, Guardia di Finanza devono maggiormente collaborare, a nostro parere, per attivare uno o più presidi fissi H24, così come avviene in qualsiasi area intermodale di medio-grandi dimensioni (Milano o Brescia, solo per citarne due).
La creazione del nucleo di pronto intervento Nisu e la presenza di agenti sugli autobus sono state apprezzate già negli scorsi anni.
L’apertura del point di Porta Nuova è volta a dare una presenza visibile della polizia locale nel pieno centro della nostra città.
Altro aspetto positivo ed importante è l’estensione sperimentale di pattugliamento notturno fino alle 3:30 della mattina voluta fortemente dall’assessore Bandera. Un servizio utile e che penso sia necessario rendere permanente.
Il controllo del territorio si manifesta non solo con la presenza fisica di agenti, ma anche con l’utilizzo delle nuove tecnologie, come le telecamere.
Introdotte dall’amministrazione Veneziani, e mantenute in funzione dall’amministrazione Bruni, come disse l’ex Assessore Guerini, “solo per non buttar al vento una spesa effettuata”, sono state estese e digitalizzate da questa amministrazione fino a 81 unità, a cui si aggiungono quelle per il controllo ambientale e quelle del polo intermodale. A breve diventeranno 100.
Io auspico che le telecamere possano essere portate a 1000 e che vengano messe anche sulla flotta ATB, auspico che si facciano ingenti investimenti in tal senso, considerato peraltro che ci sono paesi vicini che hanno ormai superato di gran lunga quelle presenti sul nostro territorio.
Sempre relativamente al controllo del territorio, ed anche al sostegno dei nostri commercianti, possiamo dire con forza che sono spariti i venditori abusivi di merce contraffatta. Niente più lenzuolate in via XX Settembre. Certo è che se alcuni comuni di centrosinistra che continuano a rilasciare permessi di vendita ai venditori extracomunitari la smettessero, non avremmo chi vende la sua mercanzia dando fastidio avendo però in mano un permesso regolare.
Altra questione è invece quella degli accattoni, presenti sempre numerosi, insistenti e molto fastidiosi ai semafori, ed anche al nuovo ospedale, insieme ai parcheggiatori abusivi. Il contrasto attuato da questa amministrazione è sempre stato forte, anche con blitz ed azioni più persistenti messe in pratica al vecchio ospedale.
E’ evidente però che la presenza massiccia di questa fastidiosa gente è dovuta all’apertura indiscriminata delle frontiere.
All’ospedale nuovo poi la situazione è insostenibile e la gente è esasperata. Noi abbiamo chiesto con forza, tramite la Questura, che la società che gestisce il parcheggio per conto della Provincia assuma più vigilantes, metta una recinzione al parcheggio e magari, aggiungo io, si spostino all’interno dell’ospedale le casse dei parcheggi.
Invece che sbraitare ora, io mi chiedo dove fosse allora l’amministrazione di centrosinistra quando fu firmata la convenzione!!!
Le nostre forze dell’ordine non possono intervenire perché area privata, ma anche dove possono intervenire, come ad esempio ai giardinetti davanti a Palazzo Uffici, possono fare ben poco.
Non posso qui riferire cosa mi hanno detto alcuni cittadini che abitano o lavorano in quella zona, ma è davvero indecente vedere urinare e defecare nel centro di Bergamo.
E’ vergognoso che Polizia e Carabinieri non possano usare la forza per educare questi signori perché altrimenti vengono condannati, con il solito buonismo all’italiana. Dovremmo imparare dalla Catalogna, dove i Mossos d’Esquadra agiscono e ottengono risultati, anche tirando fuori il manganello quando serve.
Tornando alle attività della Polizia Locale, una menzione speciale merita l’educazione stradale nelle scuole, triplicata in 5 anni.
Tutto ciò si è concretizzato nonostante una flessione del personale dovuta al blocco del turn over causato dal famigerato patto di stabilità. Grazie alle crescenti risorse economiche messe in campo dall’amministrazione e alla determinazione della Lega Nord e dell’assessore Bandera, è stato possibile assumere nuovi agenti ed entro il 2013 la flessione sarà pari solo al 1% rispetto al 10% del personale generale.
Concludendo, la Lega Nord ha da sempre messo al primo punto l’attenzione al territorio e alla sicurezza dei cittadini, e questo aspetto è senz’altro imprescindibile dalla vivibilità e dalla fruibilità degli spazi pubblici.
Continueremo a batterci ed a impegnarci per contrastare l’illegalità, come stanno facendo con passione, impegno e determinazione l’Assessore Bandera ed il Sindaco Tentorio, che hanno la nostra totale fiducia.
Grazie.
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